Contesto di riferimento
GestFlow® trova la sua applicazione ideale in diversi aspetti di gestione della compliance e dell'ordinaria operatività aziendale e può supportare concretamente l’azienda ad ottimizzare la gestione dei propri flussi informativi e di segnalazione.
D.Lgs.231/2001
Il Decreto Legislativo n° 231 dell’8 giugno 2001 introduce per la prima volta nell’
ordinamento italiano la responsabilità “amministrativa” degli Enti in relazione alla
commissione di un insieme di reati specificatamente indicati dal legislatore.
La responsabilità dell’Ente per il reato commesso da soggetti in posizione apicale non è riconosciuta qualora l’Ente stesso sia in grado di dimostrare che essi abbiano eluso fraudolentemente i modelli di organizzazione e gestione appositamente istituiti per prevenire la commissione dei reati.
L’operatività conseguente all’adozione di un Modello Organizzativo 231 comporta un dato numero di flussi di segnalazione, ciascuno con le proprie caratteristiche in termini di referente, contenuti e periodicità, che le Unità Organizzative impattate devono far pervenire all’Organismo di Vigilanza.
Il mancato presidio di tali scambi informativi vanifica il ruolo esimente ai sensi del Decreto. D.Lgs.231/2007 Il Decreto Legislativo n° 231 del 2007, c.d. Anti-riciclaggio, prevede la pronta segnalazione da parte degli addetti operativi di qualsiasi infrazione di cui si abbia notizia, oltre che segnalazioni periodiche per relazionare i propri referenti sullo stato dei fatti e sugli eventi occorsi. Tali segnalazioni prevedono quindi iter successivi di verifica ed escalation verso le Unità Organizzative preposte, fino ai vertici aziendali ed agli organismi di vigilanza.
La gestione di tutti gli aspetti operativi necessari è tipicamente destrutturata sia in termini di formati che di storicizzazione del contenuto delle segnalazioni. Flussi di comunicazione interni alle aziende In ambito aziendale, sia per esigenze di compliance che per motivi di efficienza, sono previsti numerosi flussi di comunicazione scadenzati o ad evento per far sì che gli organismi di controllo preposti a supervisionare determinati contesti dell’operatività aziendale siano costantemente aggiornati su quanto avviene nei rispettivi ambiti di competenza.
Tra questi, ad esempio:
La responsabilità dell’Ente per il reato commesso da soggetti in posizione apicale non è riconosciuta qualora l’Ente stesso sia in grado di dimostrare che essi abbiano eluso fraudolentemente i modelli di organizzazione e gestione appositamente istituiti per prevenire la commissione dei reati.
L’operatività conseguente all’adozione di un Modello Organizzativo 231 comporta un dato numero di flussi di segnalazione, ciascuno con le proprie caratteristiche in termini di referente, contenuti e periodicità, che le Unità Organizzative impattate devono far pervenire all’Organismo di Vigilanza.
Il mancato presidio di tali scambi informativi vanifica il ruolo esimente ai sensi del Decreto. D.Lgs.231/2007 Il Decreto Legislativo n° 231 del 2007, c.d. Anti-riciclaggio, prevede la pronta segnalazione da parte degli addetti operativi di qualsiasi infrazione di cui si abbia notizia, oltre che segnalazioni periodiche per relazionare i propri referenti sullo stato dei fatti e sugli eventi occorsi. Tali segnalazioni prevedono quindi iter successivi di verifica ed escalation verso le Unità Organizzative preposte, fino ai vertici aziendali ed agli organismi di vigilanza.
La gestione di tutti gli aspetti operativi necessari è tipicamente destrutturata sia in termini di formati che di storicizzazione del contenuto delle segnalazioni. Flussi di comunicazione interni alle aziende In ambito aziendale, sia per esigenze di compliance che per motivi di efficienza, sono previsti numerosi flussi di comunicazione scadenzati o ad evento per far sì che gli organismi di controllo preposti a supervisionare determinati contesti dell’operatività aziendale siano costantemente aggiornati su quanto avviene nei rispettivi ambiti di competenza.
Tra questi, ad esempio:
- il Consiglio di Amministrazione
- il Collegio Sindacale
- il Consiglio di Sorveglianza
- il Comitato di Controllo di Gestione
- l’Internal Audit
- il Responsabile Antiriciclaggio, ex D.Lgs.231/2007
- il Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione, ex D.Lgs.81/2008
- il Responsabile Qualità ISO 9001